CITAZIONE (nanaighel @ 12/3/2016, 09:29)
Siamo già commissariati, almeno in parte, visto che gli ultimi 3 governi non li ha votati nessuno ma ci sono stati imposti dai paesi che citi
Purtroppo non è così. L'UE si limita ad approvare il bilancio, poi cosa c'è dentro questo bilancio lo decide il governo italiano, il quale deve avere la fiducia delle due camere, le quali sono elette dagli italani che votano per i partiti che conosciamo.
Prendi Monti, che è passato come l'uomo "imposto" dall'UE. Ha provato a eliminare le provincie, bocciato dal parlamento, allora ha provato a dimezzarle, bocciato dalla corte costituzionale. Ha provato a mettere un contributo sulle pensioni d'oro, bocciato dalla corte costituzionale. Ha provato a liberalizzare notai e farmacie, bocciato dal parlamento. In pratica ha risanato i conti mettendo tasse su tasse. Ha fatto la colletta. Ma per fare questo bastava un semplice ragioniere!
Da non sottovalutare il ruolo svolto dalla corte costituzionale, composta da super-privilegiati attentissimi a difendere i loro privilegi, che vanno in pensione col retributivo (cioè, in base all'ultimo sptipendio preso) e che si nominano presidente a rotazione per andare in pensione col massimo possibile.
A noi serve un commissario per superare tutto questo. Costituzione compresa. Esempio: il commissario decide di mettere un tetto (es: 3 mila euro) a tutte le pensioni. È incostituzionale? Non fa niente, il tetto si mette lo stesso. Il commissario decide di abolire il finanziamento ai sindacati e di spostare quei soldi agli asili nido (l'Italia è l'unico paese che finanzia i sindacati e non ha gli asili nido gratuiti). Il parlamento è contrario? Non fa niente, si fa lo stesso. Il commissario decide che deve essere abolito il numero chiuso delle farmacie. Il parlamento è contrario? Non fa niente, si fa lo stesso.
CITAZIONE
Capisco la tua provocazione sul commissariamento
Se vuoi fare riforme serie ci vorrebbe un commissario estero che se ne frega del voto e non guardi in faccia a nessuno
Ti assicuro, la mia non è una provocazione, è un desiderio ormai pluriennale.
CITAZIONE
E' proprio qui il mio dubbio
per me il problema non sono le regole ma la gente
se un partito iniziasse a fare riforme serie scontenterebbe l'infinita gamma di coorporazioni presenti nel nostro paese...dai notai ai sindacalisti, dai farmacisti ai taxisti, dagli avvocati agli insegnanti, dai lavoratori autonomi ai statali, dai cellini all'arcigay e via dicendo, ognuno con i suoi interessi, ognuno con i suoi piccoli grandi privilegi da mantenere
il sistema dell'evasione fiscale, della raccomandazione, del favore non è legato solo all'integrità della politica ma è molto più complesso e riguarda milioni e milioni di persone
non basta cambiare le regole, serve un cambiamente epocale, a cominciare dal basso, da noi, nei piccoli comportamenti quotidiani
serve un senso civico completamente diverso, altruismo, solidarietà, onestà...parole banali ma sempre meno comuni
senza questo cambio di mentalità, si possono cambiare costituizioni, leggi, regolamenti, mettere tutti i partiti che vi pare ma di fatto non cambierà mai niente
Saluti...e Avanti Lazio
Non concordo assolutamente. Tu stai dicendo che siamo un popolo inferiore e che quindi non c'è niente da fare. Io invece penso che la "mentalità" di un popolo sia conseguenza dell'organizzazione che ha. Se un italiano va a vivere in Svezia il tempo di ambientarsi e vive come gli svedesi.
Il punto è che, quando c'è da "rientrare", le riforme devono essere impopolari e lasciano molti scontenti. Quindi un politico eletto difficilmente le può fare. Prendi Roma. Ormai da due anni siamo senza discarica. Mandiamo i rifiuti al'estero (a pagamento ovviamente). Che facciamo? O meglio, dove la facciamo la discarica? Dopo decenni di illegalità, Alemanno ha avuto un'idea geniale: chiudiamo Malagrotta, la nuova discarica deve essere fuori Roma e la deve decidere il prefetto. In preatica, secondo Alemanno, Roma (4 mln di abitanti) doveva scaricare i suoi rifiuti a Frascati, o a Tivoli, o a Civitavecchia, etc. In più, Alemanno si prendeva gli applausi di chi era contento per la chiusura di Malagrota e il prefetto si prendeva i fischi per la nuova discarica. Poi è arrivato Marino e ha superato pure Alemanno: ha chiuso Malagrotta senza aprirne un'altra! E lo dice pure con orgoglio! E nessuno che gli faccia notare che il difficile non era chiudere Malagrotta ma aprirne un'altra!