ROMA a 5 stelle

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view post Posted on 9/2/2017, 11:22

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Stadio Roma, il patto Parnasi-Frongia: ridotte le cubature per il sì al nuovo impianto

Sconfitta la linea Berdini, l’asse tra la giunta e il costruttore su 540 mila metri cubi di cemento per il business park
di DANIELE AUTIERI

09 febbraio 2017

Stadio Roma, il patto Parnasi-Frongia: ridotte le cubature per il sì al nuovo impianto
Dietro le schermaglie pubbliche tra Paolo Berdini e Virginia Raggi si nasconde una guerra privata combattuta sull’affare degli affari: lo stadio della Roma.

A dispetto delle dichiarazioni della sindaca, che rimandano la decisione alla prossima conferenza dei servizi, l’accordo sulle cubature del maxi-impianto è stato già trovato, e tradisce non solo le posizioni dell’assessore all’Urbanistica, ma anche il programma elettorale dell’allora candidata cinquestelle che proprio sul “no” alle cubature extra aveva combattuto una delle sue battaglie più dure. Il patto, secondo quanto ricostruisce oggi una fonte diretta che ha seguito le questioni finanziarie dell’operazione, è stato siglato dopo Natale nel corso di un incontro tra l’assessore allo Sport ed ex-vice sindaco Daniele Frongia e il costruttore Parnasi.


L’imprenditore sarebbe uscito da quella riunione non solo rinfrancato, ma tenendo stretto nella tasca un accordo di massima sulle cubature dell’area commerciale, la carne viva dell’intera operazione stadio.

Ed ecco i termini dell’accordo: il progetto iniziale prevedeva per il business park 900mila metri cubi, una cifra impossibile secondo Berdini che chiedeva un taglio di almeno il 60%, abbattendo così la cubatura a 330mila.

A questa offerta la As Roma e il costruttore hanno risposto rilanciando: non 900mila, non 330mila, ma 600mila. Proprio questo impasse si è inserita la contrattazione finale tra l’ex-vice sindaco e Parnasi per chiudere con una riduzione di un ulteriore 10% rispetto a quei 600mila.

Troppo poco per l’assessore all’Urbanistica che considera il patto un via libera alla speculazione firmato proprio da chi aveva promesso di combatterle. Inizia così un gioco al massacro, una partita combattuta sul filo dei nervi tra Berdini che vorrebbe obbligare la sindaca e la giunta a prendere una posizione ufficiale sullo stadio e Virginia Raggi che svicola mantenendo una posizione attendista, rilanciata nei giorni scorsi con l’ultimo rinvio, quello alla conferenza dei servizi del prossimo 3 marzo.
Sulla partita ballano miliardi e quando gli affari si mischiano alla politica, gli animi si accendono.

A nulla infatti sono valse le proposte alternative presentate dall’assessore all’Urbanistica. Una di queste, la Romanina, con vantaggi enormi rispetto a Tor di Valle, a partire dalla vicinanza con il grande raccordo anulare e dalla possibilità di raggiungerla allungando la linea metropolitana di una sola stazione.

E non è bastato a far cambiare idea ai 5Stelle neanche il rischio idrogeologico e le possibili esondazioni del Tevere che il Comune ha risolto, conMarino, prevedendo l’istallazione di un sistema di pompe idrauliche perenni.

L’amore è cieco e questo spiega la scelta di Tor di Valle che diventa così il più fitto crocevia di interessi: quasi 3 miliardi
da investire per la costruzione dell’intero complesso, un’area commerciale che, una volta messa sul mercato, potrebbe valere 2 miliardi e lo sguardo attento di Unicredit che da Parnasi deve avere indietro
una montagna di quattrini.

La partita a scacchi non finisce qui, ma l’ultima mossa viene rimandata al 3 marzo, quando la sindaca scoprirà le sue carte e il “rientrato” Berdini dirà addio sbattendo una volta per tutte la porta.
 
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Lazio in My Way
view post Posted on 9/2/2017, 15:07




Tutto questo al grido di "onestà, onestà!".
 
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alphonse
view post Posted on 12/2/2017, 19:43




Se fanno pure 'sta frittata stiamo a posto.
 
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view post Posted on 15/2/2017, 20:24

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Il Messaggero > Roma > Campidoglio
Stadio Roma, Raggi: «Si rischia una causa multimilionaria»
Nel progetto che «ereditiamo» dello stadio a Tor di Valle «ci siamo trovati un iter già avanzato e quasi a conclusione che, in altre parole, significa: causa multimilionaria all'orizzonte che la società potrebbe intentare contro il Comune di Roma, per via degli atti amministrativi compiuti dalla giunta Marino in accordo col Pd che hanno creato i presupposti per il mancato guadagno». Lo scrive sul blog di Grillo la sindaca di Roma Virginia Raggi.

«Quando si parlava di Olimpiadi tutti con il dito puntato contro la giunta capitolina. Oggi, di fronte alla volontà di trovare un accordo per dare ai romani una struttura sportiva all'altezza del millennio e delle grandi capitali europee, il dito è sempre puntato contro di noi. Insomma, comunque vada, siamo sempre additati. Ce ne faremo una ragione. Noi continuiamo a lavorare per i romani, lasciamo agli altri le chiacchiere da giornale», continua il sindaco.

«Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo un vizio che non vogliamo perdere per alcuna ragione: dire le cose come stanno, con chiarezza e senza sotterfugi. Sullo stadio di Tor di Valle questa amministrazione non ha alcun accordo con la società. Stiamo lavorando, alacremente e con grande serietà, attraverso una delicata trattativa - tutt'ora in corso - con gli attori in campo. E, in ossequio agli impegni presi, manteniamo il massimo riserbo su questa trattativa proprio per evitare speculazioni esterne: immaginate quali siano gli interessi che si muovono attorno a quest'opera».
Mercoledì 15 Febbraio 2017 - Ultimo aggiornamento: 19:20
 
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view post Posted on 16/2/2017, 12:46

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Caro direttore,
il dibattito intorno allo Stadio della Roma ha prodotto un fiume di parole confuse, per cui è necessario ripartire dai fatti. La delibera della mia Giunta, votata in Assemblea Capitolina il 22 dicembre 2014, dichiarò il pubblico interesse all’opera, condizionandolo, ovviamente, non allo stadio privato, sul quale legittimamente la società sportiva conta per accrescere la propria competitività, ma alle opere connesse all’impianto sportivo e utili alla qualità della vita delle romane e dei romani.
In particolare venne previsto:
1. il potenziamento del trasporto pubblico su ferro a servizio dell’area di Tor di Valle e della città, con frequenza di 16 treni l’ora nelle fasce di punta e un nuovo ponte pedonale verso la stazione FL1 di Magliana (costo a carico del privato: 58 milioni di euro);
2. l’adeguamento di via Ostiense/via del Mare, di cui si parla da decenni, fino allo svincolo con il Grande Raccordo Anulare (costo a carico del privato: 38,6 milioni di euro);
3. il collegamento con l’autostrada Roma Fiumicino attraverso un nuovo ponte sul Tevere (costo a carico del privato: 93,7 milioni di euro);
4. l’intervento di mitigazione del rischio idraulico e di messa in sicurezza dell’area (costo a carico del privato: 10 milioni di euro). Se verrà a mancare anche una sola di queste opere di interesse pubblico la delibera recita testuale: “(…) il mancato rispetto delle su esposte condizioni necessarie, anche solo di una, comporta decadenza ex tunc del pubblico interesse qui dichiarato e dei presupposti per il rilascio degli atti di assenso di Roma Capitale e della Regione Lazio, risoluzione della convenzione, con conseguente caducazione dei titoli e assensi che dovessero essere stati medio tempore rilasciati”.
stadio della roma tor di valle prg

In sostanza, se si cancellano le opere pubbliche esterne allo stadio, viene meno il pubblico interesse e si deve riscrivere una nuova delibera. È questo lo stallo in cui si è impantanato lo stadio. A Roma non c’è uno scontro tra voraci palazzinari e quelli che invece vogliono tagliare le unghie alla speculazione immobiliare. Sembra esserci più che altro un gioco, tra chi non vuole, avendo sbagliato percorso, perdere la faccia e chi, il proponente privato, chiede semplicemente certezze. Molti commentatori pur ammettendo di non aver letto le carte hanno gridato alla speculazione. Bisogna giudicare il progetto nel suo insieme, comprese le torri di Daniel Libenskid, che hanno una forza non solo architettonica, ma saranno in grado di attrarre grandi gruppi internazionali, creando migliaia di posti di lavoro e sostenibilità economica al progetto.
Si è lanciato l’allarme per le inondazioni cui sarebbe sottoposta l’area dello stadio ma anche qui le carte dicono una cosa diversa. Il rischio esondazione c’è ed è reale, ma interessa una porzione di città esterna all’area di Tor di Valle che è già oggi abitata da moltissimi cittadini, quella del quartiere di Decima. Nessuno si era occupato di loro e il fatto che il progetto dello stadio approvato dalla mia Giunta preveda, ancora una volta a carico del privato, la messa in sicurezza del fosso rendendo più sicura la vita di quei cittadini, è un fatto, ma lo si omette. Si preferisce invece l’immagine del conflitto tra buoni e cattivi, per alimentare i discorsi vuoti di chi, forse, non si sente in grado di entrare nel merito del progetto. L’amministrazione Raggi ha davanti un bivio: o porta avanti il progetto originario con il massimo rigore e serietà nel presidiare il pubblico interesse preteso dalla mia Giunta o, se decide di cambiarlo, deve illustrare quali sono gli ulteriori vantaggi pubblici e concreti per la vita dei cittadini del nuovo indirizzo.


Ignazio Marino
 
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Lazio in My Way
view post Posted on 16/2/2017, 21:54




Quella dello stadio è un'altra mossa coerente del Movimento...
La loro incapacità è evidente a tutti tranne ai loro elettori più incalliti che li difendono a spada tratta con la solita frase "eh ma gli altri che c'erano prima sono peggio".
Ecco, io credo che i grillini siano come quelli prima (tutta quest'onestà non riesco proprio a vederla nelle loro varie amministrazioni) anzi forse peggio.
Intanto continuano a perdere pezzi della loro già instabile giunta e la città aspetta ancora di essere governata e guidata in modo decente.
 
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view post Posted on 18/2/2017, 10:53

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Ultimo stadio, forse ci siamo davvero arrivati. Perché alla fine di un’altra giornata di passione a Cinque stelle – iniziata con la bordata della deputata Lombardi ("Bisogna annullare subito la delibera che stabilisce la pubblica utilità"), proseguita con la tirata d’orecchie di Grillo ("Decidono la Giunta e i consiglieri, i parlamentari pensino al loro lavoro»), conclusa (si pensava) con l’annuncio semi-shock dell’assessore allo Sport (ex vicesindaco, comunque fedelissimo della Raggi) Daniele Frongia ("L’unica certezza è che la delibera Marino andrà cambiata") – arriva un colpo durissimo, che, stavolta sì, mette davvero a repentaglio il buon esito del progetto Tor di Valle. "In quell’area lo stadio non si può fare".
IL DOCUMENTONon lo dice l’ex assessore all’Urbanistica Berdini, ma la Soprintendenza archeologica del Comune di Roma, che ieri ha comunicato a sindaca, Regione e società proprietaria del terreno, la Eurnova di Luca Parnasi, "di aver avviato il procedimento di dichiarazione di interesse particolarmente importante del manufatto" e – sta scritto nel documento ufficiale – "il contestuale avvio del procedimento per la prescrizione di misure di tutela indiretta". Il "manufatto" è il celebre ippodromo, inaugurato nel 1959, un gioiello architettonico, in particolare la tribuna; le «prescrizioni di tutela indiretta», invece, le spiega il documento poco più avanti: "L’area dovrà essere lasciata libera da ogni opera in elevato – scrive il Soprintendente architetto Margherita Eichberg –, tranne che nella zona degli attuali manufatti, dove le altezze di eventuali opere non dovranno superare quella delle esistenti". Tradotto: dove non c’è nulla non si può costruire nulla; dove c’è la tribuna al massimo se ne può tirare su una uguale. Ergo, dove lo piazziamo lo stadio della Roma? Perché è proprio l’impianto calcistico, prima che tutto il resto, ad essere messo in discussione. Per intenderci: se ha ragione la Soprintendenza, nemmeno la versione di Berdini (stadio e poco altro nei limiti concessi dall’attuale piano regolatore) può passare. Altro che variante.
LO SCENARIO È la pietra tombale? Piano. La vicenda non è limpida. A parte discutere delle ragioni per cui si è mossa la Soprintendenza (tutelare "la prospettiva del manufatto" e "il suo rapporto con il contesto di ambientamento"), c’è da chiedersi perché questo parere arrivi e venga diffuso solo ora, a pochi giorni dalla conclusione della Conferenza di servizi, a due anni e due mesi dall’approvazione della delibera di pubblica utilità e ad almeno tre dall’invio del primo studio di fattibilità. Un lungo arco temporale in cui i soggetti proponenti, Roma e costruttore, hanno tirato fuori complessivamente circa 60 milioni di euro. Cosa succederà ora? La Soprintendenza non lascia spazio a dubbi. "Il vincolo è ineludibile", dice il Mibact. Per questo, è probabile che la Conferenza prenderà atto dell’avvio della procedura e, conseguentemente, non darà parere favorevole al progetto. E pure se ignorasse la comunicazione della Soprintendenza, una volta conclusa la procedura non potrebbe non tenerne conto. Però, Roma e Parnasi non si arrendono. Spazi per l’ulteriore proroga di un mese? Sarebbe già qualcosa. Una causa multimilionaria? Chissà. Certo, arrivati a tanto, questa storiaccia fa venire qualche brutto pensiero e un atroce dubbio. Non è che il problema è Tor di Valle più che le torri? Non è che questo stadio si deve fare per forza da un’altra parte? E, infine: ma senza nuovo stadio che farà Pallotta, che ne sarà della Roma? Allegria.
Alessandro Catapano
© riproduzione riservata

http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Roma...876121596.shtml
 
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Lazio in My Way
view post Posted on 20/2/2017, 04:56




Comunque ragazzi io devo ancora capire cosa c'entrano due grattacieli con uno stadio per il calcio.
Di stadi belli (e di proprieta') in Europa ne abbiamo visti tanti ormai ma non riesco a ricordarne uno che abbia gli annessi e connessi che vogliono fare sti americani.
Anche in Italia, non mi risulta che lo Juventus Stadium o quello di Udine abbiano ste colate di cemento intorno.
Questo lo penso anche se dovesse farlo la Lazio.
 
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alphonse
view post Posted on 20/2/2017, 10:59




Alla fine della fiera stanno gestendo male anche 'sta questione della stadio che sta sfiorando la commedia dell'assurdo. Ciò non di meno la vedo come Andrea Limw, dove gli avranno mai visti 'sti stadi sia in Italia che all'estero, che dovrebbe avere attorno edifici (che poi lo vorrei conoscere uno che si compra la casa vicino ad uno stadio, ad un cc o a un multisala), cinema, cc e tutto 'sto Ambaradan.
 
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view post Posted on 25/2/2017, 16:00

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Comunicato S.S. Lazio

A seguito delle dichiarazioni del sindaco Virginia Raggi e del rappresentante della AS Roma, la S.S. Lazio, prende atto con piacere, che sono state superate tutte le remore legate ai vincoli delle sovrintendenze e ai vincoli idrogeologici per la realizzazione dello Stadio della Roma.

La S.S. Lazio e i suoi innumerevoli tifosi sono fiduciosi e certi che l'intera amministrazione comunale di Roma non creerà discriminazioni tra i cittadini romani in base alla fede calcistica e che il sindaco di Roma Virginia Raggi e la sua giunta sicuramente consentiranno di costruire anche per gli appassionati sostenitori dei colori biancocelesti, il proprio stadio, secondo i propri criteri di localizzazione, di efficienza e di qualità dell'impianto, senza ricorrere allo stratagemma dello Stadio Flaminio che non ha alcun requisito e condizione oggettiva per essere lo stadio della Lazio.

Solo tale iniziativa - la creazione dello stadio della Prima Squadra della Capitale, la Lazio - assevererà la volontà da parte delle istituzioni capitoline di intraprendere un percorso di innovazione in linea con i tempi, che proietti finalmente la nostra città, anche nel settore delle infrastrutture calcistiche, nella dimensione internazionale, così come sottolineato e richiesto dal Presidente UEFA, non più tardi di pochi giorni fa.

Fonte: sslazio.it
 
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alphonse
view post Posted on 26/2/2017, 18:24




Bel comunicato.

Ciò non di meno la Raggi continua a confermare tutta la sua inadeguatezza non aiutata da Grillo che prima dice una cosa e 24h dopo ne dice un'altra.
 
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Lazio in My Way
view post Posted on 26/2/2017, 21:52




È proprio questo ciò che contesto al M5S.
Un attimo prima dicono una cosa e poi ne fanno un'altra.
È successo con l'Euro etc.
Non hanno un'identità e nemmeno un programma.
Vanno totalmente a braccio e sono guidati da un pressapochismo che fa paura.
 
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alphonse
view post Posted on 26/2/2017, 22:53




CITAZIONE (Lazio in My Way @ 26/2/2017, 21:52) 
È proprio questo ciò che contesto al M5S.
Un attimo prima dicono una cosa e poi ne fanno un'altra.
È successo con l'Euro etc.
Non hanno un'identità e nemmeno un programma.
Vanno totalmente a braccio e sono guidati da un pressapochismo che fa paura.

E qualcuno di quelli che ogni giorno sento su Sky all'ora di pranzo a me sembra anche piuttosto stupidotto. Ma tant'è.
 
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view post Posted on 8/3/2017, 09:15

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Virginona da quando ha dato l'ok per lo stadio sta bella tranquilla. finito l'assedio mediatico. Ma goditi sta tranquillita' che a breve claudione ns parte alla carica!! Si vocifera di un incontro a fine mese.
 
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alphonse
view post Posted on 11/3/2017, 13:23




In effetti vive una certa Pax, ma resta 'na cretina numero uno.
 
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51 replies since 18/12/2016, 07:45   544 views
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