IL CASO DI MANTINEO, L'ASSICURAZIONE NON COPRE L'INFORTUNIO, -Per chi ha dei figli che fanno sport

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Killer
icon13  view post Posted on 13/6/2009, 12:12




Oggi era la giornata di Alessandro Bini. Delia e Claudio ,i genitori, ci hanno messo ogni goccia della loro anima, e l'atto conclusivo del secondo memorial è stato un successo di pubblico, attenzione mediatica, partecipazione delle istituzioni e soprattutto attenzione alla sicurezza sui campi da gioco. Perchè il ricordo di Alessandro passa specialmente sulle tematiche legate alla sicurezza degli impianti ed alla tutela dei calciatori. E'quindi doveroso parlare e far riflettere del caso di Alessio Mantineo, sottoposto al sottoscritto ed agli altri organi di informazione dal papà Stefano. Un uomo , un papà come tanti , ma che oggi al campo del Bettini si è armato di fogli di carta e pazienza per portare all'attenzione di tutti quanto accaduto a suo figlio che , come tutti i tesserati delle società di calcio, si è trovato invischiato in un malcostume di cui si parla pochissimo. Alessio Mantineo è un ragazzo classe 94'tesserato con la Romulea che quest'anno ha partecipato anche alla selezione per la rappresentativa provinciale disputando anche il torneo Raffaele Grandi , ma nel corso del torneo in occasione della gara contro la Rappresentativa Viterbo il 9 Dicembre si è dovuto fermare. Al 15' infatti un contrasto di gioco lo ha visto piegarsi dal dolore. Trasportato al Gemelli
la prognosi è stata di quelle pesanti ; lesione del terzo grado con interessamento del grande gluteo e adduttori e bicipite femorale. Un infortunio insomma piuttosto grave, , ma che può capitare a tutti in ogni campo ed in ogni momento e che soprattutto costringe ad una assenza dai campi di qualche mese e a dei cicli di fisioterapia ed idrochinesi.

Che ovviamente hanno dei costi piuttosto elevati: in tutto la famiglia ha dovuto spendere 1200 euro. Il vero problema però arriva a questo punto. Il papà Stefano ovviamente sbriga tutte le pratiche per il rimborso da parte dell'assicurazione, che tutti i calciatori tesserati con le società sportive hanno, ma la Generali risponde tramite lettera con queste righe
"Con riferimento al sinistro in oggetto, Le comunichiamo che sulla base degli accertamenti effettuati sulla documentazione da lei inviateci, è emerso che le lesioni lamentate non sono contemplate nell'ambito della tabella tassativa inserita nel contratto. Pertanto non possiamo ammettere la pratica al beneficio dell'indennizzo..."


Ovvero tutte le spese sono a carico della famiglia perchè il contratto standard stipulato dalle società copre soltanto situazioni ristrette. Da qui parte la battaglia di Stefano Mantineo che in un documento scritto si rivolge al Comitato e denuncia : "E'così che vengono tutelati i nostri ragazzi? Il Comitato regionale e la società dove sono?E la tutela dei ragazzi in cosa consisterebbe?L'informazione è un diritto per noi genitori ed un dovere per chi dice di prendersi cura dei nostri ragazzi tutelandoli". Poche righe, ma chiare che spostano l'attenzione di genitori, comitato e società sui contratti assicurativi che come in questo caso andrebbero approfonditamente letti e spiegati dal momento che non sempre garantiscono una copertura totale e soddisfacente per i giovani calciatori. Il caso dunque è aperto...

Luca Lo Iacono (Fuoriarea.it)


 
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